venerdì 15 febbraio 2013

La Trichinella

La causa della malattia è un endoparassita, la Trichinella spiralis, lungo pochi millimetri, di color bianco e filiforme in grado di infestare tutti i mammiferi, soprattutto i carnivori - onnivori (volpe, cinghiale, cane, gatto, suino, uomo).
Modalità di diffusione
L`infestazione avviene mediante l`ingestione della carne contaminata dalle sue larve. Queste ultime vengono liberate nell`intestino tenue subito dopo la loro digestione. In breve tempo si sviluppano fino a diventare vermi adulti che nello spazio di alcune settimane generano moltissime piccole larve che attraversano la parete intestinale e raggiungono nel sangue la muscolatura, dove si insediano e si avvolgono in una capsula molto resistente. Qui possono sopravvivere per oltre un anno anche in condizioni ambientali difficili (gelo, putrefazione).
I muscoli prediletti sono quelli del diaframma, della lingua della laringe e quelli intercostali. Il ciclo inizia nuovamente appena la carne infestata viene di nuovo ingerita da un animale o dall`uomo.
Il cinghiale riveste particolare importanza quale eventuale anello di congiunzione tra il ciclo silvestre della trichinellosi e l`uomo in quanto si tratta di un animale onnivoro le cui carni vengono destinate all`alimentazione. Sintomi clinici
La malattia che si riscontra nell`uomo si chiama trichinosi ed è caratterizzata da diarrea, dolori muscolari, debolezza, sudorazione, edemi alle labbra, fotofobia e febbre remittente. A dipendenza del tasso di infestazione il decorso può risultare inapparente fino a molto grave e ad esito mortale. Misure di prevenzione
La trichinosi dovuta al consumo di carne di cinghiale si previene osservando le seguenti misure igienico-sanitarie:
- tutti gli animali uccisi e destinati all`alimentazione vanno sottoposti all`ispezione delle carni da parte dell`ispettore veterinario e sottoposti ad un`analisi di laboratorio per determinare l`eventuale presenza delle larve del parassita (trichinoscopia). A tale scopo va prelevato l`intero diaframma, avendo cura di asportare tutte le parti muscolari; - le carni che risultano positive all`analisi non possono venire utilizzate a scopi alimentari e vanno distrutte;
- la carne del cinghiale va consumata preferibilmente ben cotta, in modo che le eventuali larve presenti vengano inattivate o distrutte dal calore. (Roberto Rolando)

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