venerdì 1 marzo 2013

Il cinghiale in umido di Glielmo

Guglielmo detto "Glielmo" è un custode della montagna.
Vive su un piccolo passo tra la val Tidone e la Val Trebbia, ha il fisico del boscaiolo e una risata trascinante.
Sempre sorridente.Cucina lepre, cinghiale e capriolo in modo straordinario.
Fatta a tocchetti la polpa di cinghiale la si butta in una capace casseruola con l'olio,il lardo, un po' di burro,l'aglio e gli aromi (rosmarino salvia e alloro).
Fate rosolare il tutto e aggiungete vino, vino, vino...Tanto vino rosso e solo vino rosso. Niente pomodoro, niente carote sedano o altro.
Solo vino rosso a farglielo bere tutto.
Glielmo cuoce lentamente sulla stufa a legna dalla mattina, ma alla sera vi metterete a tavola e caricherete la vostra polenta del miglior piatto di selvaggina che avrete mai provato.
Le dosi sono per lavoratori


5 chili di polpa di cinghiale

mezzo chilo di lardo tritato

250g di burro

un bicchiere d'olio

Aromi

Sale e pepe

Tre bottiglie di vino rosso buono.

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